Ronzino Riva BPM 1500 compressore 1937 "497"
Nel 1935 Serafino Riva, padre del grande ingegner Carlo Riva, riceve l’incarico di costruire il Ronzino Riva, uno di appena sei entrobordo da corsa usciti dal piccolo cantiere navale di Sarnico, già noto all’epoca.
Il primo acquirente del Ronzino, il conte Metello Rossi di Montelera, titolare insieme al fratello Theo della famosa distilleria Martini & Rossi, ha collezionato molti titoli e riconoscimenti battendo tutti i record possibili ed è considerato il più grande campione motonautico europeo anteguerra.
Da allora Serafino ha continuato a progettare e costruire racer e ha trasmesso questa passione al figlio Carlo.
È il secondo racer Riva della serie monoposto a redan. Particolarmente importante per la memoria storica della motonautica è il destino del racer di Metello Rossi. Il conte che correva anche nella categoria turismo veloce, lo battezzò con una certa ironia “Ronzino”, ma ronzino di certo non fu. Apparve per l’ultima volta in pubblico al Salone Nautico di Milano del 1937. Ricoverato per sessant’anni sulle colline torinesi nella tenuta dei Montelera, nel 1996 è stato acquistato da un collezionista milanese e perfettamente restaurato nel totale rispetto della sua originalità. Il restauro fu affidato al cantiere Erio Matteri. Erio ha eseguito su Ronzino un restauro di tipo “recuperativo” mantenendo tutte le sue parti originali in legno tranne la sostituzione, assolutamente necessaria, delle paratie longitudinali della zona motore corrose e non più affidabili e di alcuni listelli di sostegno della coperta.
Originali sono rimaste anche tutte le parti in alluminio, soltanto rilucidate, e così le parti in ferro, riverniciate o ricromate.
Il racer del conte Rossi di Montelera è così tornato all’antico splendore al tempo in cui vinceva i Gran Premi.
Oggi è l’unico racer-entrobordo Riva ancora esistente e l’unico racer anteguerra ancora perfettamente navigante in tutta Europa.
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