ISO GRIFO A3/C 1964

  • Documenti del periodo in originale più HTP FIA attuale valido fino al 2027.
  • Vettura riconosciuta con importanti palmares.
  • Idonea per tutti i principali eventi storici come Le Mans Classic, 6 Ore di Spa, Tour Auto, Modena Cento Ore e altri.
  • Pronta per la stagione in arrivo.

Giotto Bizzarrini lasciò l'Alfa Romeo nel 1957 e andò alla Ferrari, che aveva bisogno di un collaudatore, dove lavorò per cinque anni come ingegnere capo, progettista e collaudatore. Rapidamente promosso alla posizione di controller di sviluppo per vetture sperimentali, sportive e GT, il motore V12 Testa Rossa da 3 litri, la 250 TR Testa Rossa e la 250GT SWB furono ampiamente influenzati dalle sue idee e soluzioni tecniche. Bizzarrini lavorerà per sviluppare il telaio, il motore e le soluzioni dinamiche avanzate per la Ferrari da corsa più leggendaria, la 250 GTO.

Nel 1961 Bizzarrini fu uno dei "cinque famosi" ingegneri che lasciarono la Ferrari durante la "notte dei lunghi coltelli", causata da una riorganizzazione dello staff tecnico. Insieme ad altri ex ingegneri Ferrari (tra cui Carlo Chiti), Bizzarrini fondò la società Automobili Turismo e Sport (ATS) per costruire una monoposto di Formula 1 e una sportiva GT, la ATS Serenissima. Nel 1962 Bizzarrini fu assunto dal conte Giovanni Volpi, proprietario della Scuderia Serenissima Repubblica di Venezia, per trasformare una Ferrari 250 GT SWB (telaio 2819GT) in una GTO. La Ferrari, in disaccordo con Volpi, si era rifiutata di vendergli una GTO e fu quindi costretto ad acquistare e modificare un'auto di seconda mano. Bizzarrini e Piero Drogo della Carrozzeria Sports Cars di Modena svilupparono una carrozzeria aerodinamica avanzata, addirittura più bassa della GTO. Questa collaborazione diede vita alla 250 GT Drogo 'Breadvan'.

Nello stesso anno Bizzarrini fondò la "Società Autostar", società di ingegneria attraverso la quale rispose a gare d'appalto per progetti di ingegneria indipendenti. Ferruccio Lamborghini incaricherà la Società Autostar di progettare un motore V12 per le nuove vetture GT della sua azienda. Il Lamborghini V12 fu montato per la prima volta nel 1964 sulla 350GT e, con varianti della sua architettura di base, fu utilizzato in tutte le vetture Lamborghini V12 fino al 2010. La Società Autostar sviluppò vetture per Iso Rivolta Autoveicoli S.p.A., a partire dalla Iso Rivolta IR 300 seguita dalla Iso Grifo e dalla sua versione da competizione Iso Grifo A3/C. Una lite tra Bizzarrini e l'Ing. Rivolta, titolare dell'azienda, relativa ai costi delle unità da corsa, pose fine alla loro collaborazione e portò la Società Autostar a continuare la produzione della Grifo A3/C sotto il marchio Bizzarrini SpA. Dal momento che Bizzarrini cambiò il nome di Società Autostar prima in "Società Prototipi Bizzarrini" nel 1964 e poi in "Bizzarrini SpA” nel 1966.

La fase di pianificazione della produzione della Grifo A3/C prevedeva l'utilizzo del pianale monoscocca saldato della Iso Rivolta IR 300. La vettura adottava una configurazione a motore centrale anteriore, trazione posteriore ed era spinta da un motore Chevrolet 327 small-block con una cilindrata di 5,4 L per 400 CV nella versione da corsa. La vettura accelera da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi e raggiunge una velocità massima di 280 km/h. La Grifo A3/C era dotata di freni a disco Dunlop, cambio manuale a quattro marce BorgWarner T-10. I primi modelli utilizzavano una sospensione posteriore de Dion e un differenziale a slittamento limitato abbinati a una carrozzeria in alluminio di Bertone, basata su un progetto di Giorgetto Giugiaro, ma fu offerta l'opzione di una carrozzeria in fibra di vetro più leggera abbinata a una sospensione posteriore a ruote indipendenti.

Il telaio IR-35071 fu consegnato nuovo come Iso GT IR 300 il 16 giugno 1964 in Francia, con targa 6077 KA 93. L'auto nel 1988 cambiò proprietario e targa che divenne 5932 SZ 17.

Tra il 1989 e il 1990 fu trasformata in Iso Grifo A3/C dalla concessionaria e officina Iso Rivolta Bardelli di Roma, utilizzando la stessa procedura dell'epoca e montando sospensioni posteriori indipendenti e carrozzeria in vetroresina.

La Iso Grifo A3/C è stata acquistata dall'attuale proprietario nel 2008, in pessime condizioni ma completa di tutte le parti originali Bizzarrini come coppa olio da competizione in magnesio, carburatori Webercorsa, scarichi ed altro. Fu sottoposta ad un completo restauro secondo le specifiche corsa, eseguito da Ebimotors Classic con la supervisione di Carlo Facetti.

La vettura ha il motore corretto come periodo, monoblocco GM 3782870, che è stato completamente rifatto a Febbraio 2021 mentre il cambio ha solo 1 ora di prova. È pronto per la stagione in arrivo.

L'auto è stata invitata, nel 2022, ad una celebrazione di Giotto Bizzarrini nella sua città Livorno, e durante questo evento, è stata ispezionata e firmata dallo stesso Giotto Bizzarrini e dal team di ingegneri e tecnici dell'epoca tra cui Stefano Volpi e capo del repart o corse.

Ha HTP FIA attuale valido fino al 2027 e la “carta grigia francese” dell'epoca in originale (scaduta).

Ha corso in diverse gare del Trofeo Peter Auto GT a Paul Ricard, Dijon, Monza.

È idonea per Peter Auto's Greatest Trophy, Sixties Endurance, Le Mans Classic e Spa Six Hours.

È stata invitata al Concours d’Elegance 2019 a Chantilly e Vernasca Silverflag 2017/2018 ed è stata premiata come “Best of Show” a Cesana - Sestriere Experience nel 2022.

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